Il distretto denuncia che gli indigeni Embera hanno «strumentalizzato» i minori per commettere atti di violenza

La notte del 6 aprile, la comunità dell’Embera che si stabilisce nel Parco Nazionale di Bogotà ha manifestato dopo l’incidente in cui un minore della comunità indigena è stato investito da un tassista nella settima gara a Bogotà la notte di martedì 5 aprile.Ciò ha scatenato uno scontro tra la comunità indigena e Esmad, che è stato schierato per riprendere il controllo della gara 7 con la 36esima strada.Ma il 7 aprile, il segretario del governo, Felipe Jiménez, ha denunciato che i minori che si trovavano all’interno della comunità vengono utilizzati per compiere «atti di violenza». Il segretario ha respinto gli atti di violenza e ha assicurato che «i cittadini hanno il diritto di manifestare, ma non di ricorrere alla violenza o al vandalismo». Jiménez ha aggiunto che si trattava di un tentativo di dialogo con la comunità, ma che vedendo come hanno usato i minori per commettere atti di violenza, è stato considerato un rimedio esausto.Ha accusato la comunità di aver avviato «atti vandalici e violenze contro cittadini, veicoli e funzionari della Segreteria del Governo, dell’Ufficio del Mediatore e persino del personale medico che era sulla scena». Il Segretario ha insistito sul fatto che le autorità hanno agito «in conformità con i protocolli stabiliti» e sulla salvaguardia dell’integrità dei detenuti e delle squadre di dialogo delle entità.Ha detto che la comunità di Embera ha usato i bambini per scopi violenti; e «molto probabilmente ci saranno anche cittadini che denunciano il rapimento», dopo che non consentono ai veicoli di viaggiare. «L’amministrazione è stata garante ed è sempre stata in dialogo permanente con le comunità dell’Embera che si sono insediate illegalmente nel Parco Nazionale per quasi sette mesi. Abbiamo dato loro diverse alternative per lasciare il parco, ma non hanno accettato», ha detto.La Zero Asymmetry Foundation ha respinto la presenza di ESMAD e attraverso Twitter ha dichiarato che «La presenza di ESMAD nelle vicinanze del Parco Nazionale è inaudita. Che questo non diventi un nuovo scenario di rammarico per quanto è stato commesso, sindaco Claudia López! Ci sono più di 300 neonati, bambini e donne incinte che accompagnano #ParoIndigena».La direttrice per le Ande dell’Ufficio di Washington sull’America Latina, Gimena Sánchez. ha scritto su Twitter che a marzo la sua organizzazione ha visitato il Parco Nazionale «ed è pieno di bambini indigeni, è insolito che esmad abbia sparato gas e pistole stordenti contro questi sfollati vulnerabili». Da parte sua, anche il senatore Feliciano Valencia ha respinto l’intervento dell’ESMAD, ricordando che «la popolazione indigena che soggiorna da 7 mesi a Minga Permanente nel Parco Nazionale di Bogotá viene attaccata da Esmad. Claudia López ci sono bambini, donne incinte e adulti più anziani. La riteniamo responsabile delle violenze causate dall’ESMAD».CONTINUA A LEGGERE:Queste sono le accuse per le quali Otoniel, il leader del clan del Golfo in Colombia, verrebbe estradato nel Stati Uniti

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